Facendo un piercing si può ricorrere ad una serie di complicanze che sono racchiuse nella pratica del posizionamento del monile e che talvolta possono evolvere e compromettere il risultato estetico, ma se la procedura viene eseguita da un professionista autorizzato e il cliente segue le indicazioni per una corretta cura (procedura di after care) il decorso è solitamente favorevole. In questo articolo analizziamo le possibili complicanze post piercing: a breve, medio e lungo termine che generalmente richiedono il consulto di un medico.
Infezioni (complicanze a breve termine)
L’infezione è una reazione patologica di un organismo alla penetrazione e alla moltiplicazione di microorganismi (virus, batteri, miceti, ecc.). Il punto d’ingresso del piercing facilita l’ingresso dell’agente patogeno, perchè le barriere esterne (pelle e mucose) essendo danneggiate non possono più svolgere la naturale funzione di protezione; per sviluppare l’infezione il microorganismo deve essere patogeno (ossia capace di provocare danni all’organismo) e deve essere presente in quantità suffiente da superare le difese naturali.
Granulomi (complicanze a medio termine)
Il granuloma è una lesione infiammotoria cronica proliferativa, si forma vicino al piercing o in presenza di qualsiasi tipo di ferita ed è un meccanismo di “difesa” del nostro corpo, provocato da una anomala proliferazione cellulare nel sito del processo infiammatorio.
Cicatrici ipertrofica e cheloidi (complicanze lungo termine)
La cicatrice ipertrofica è un tessuto fibroso che si forma per riparare una lesione, è dovuta alla proliferazione del derma e dell’epidermide, non si rimargina come le ferite normali e lascia un segno sulla pelle.
Il cheloide invece, non va confuso con la cicatrice ipertrofica, è una crescita anormale di tessuto fibroso che si estende ben oltre i bordi originari della ferita, tende ad essere più scuro della cicatrice ipertrofica e generalmente il suo sviluppo è correlato alla percentuale di melanina nella pelle; quindi più scura è la pelle più è facile che si formino.